Dopo un 2020 in cui l’avvento della pandemia ha creato una situazione di grande difficoltà ed incertezza, il 2021 si sta caratterizzando per una ripresa economica forte, vigorosa e, si spera, duratura. Il PIL del nostro paese, infatti, crescerà oltre ogni più rosea previsione, superando abbondantemente il 6%, con stime di crescita per il 2022 superiori al 4%.
Dopo i mesi terribili dei lockdown e delle zone rosse, gli italiani guardano con maggior fiducia al futuro, come si può evincere dall’aumento dei consumi ed una ritrovata voglia di convivialità e stare assieme, grazie anche alla campagna vaccinale che, perlomeno nel nostro paese, prosegue a ritmo serrato.
Tassi più convenienti per prestiti personali e cessione del quinto
Gli italiani, in altre parole, si sentono più tranquilli ed in grado, di conseguenza, di progettare il loro futuro in maniera più serena e costruttiva. Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se anche il mondo del credito, dopo un forte rallentamento lo scorso anno, sia tornato ad essere estremamente interessante per i risparmiatori italiani, grazie anche a tassi d’interesse storicamente più bassi rispetto a qualche anno fa.
I prestiti al consumo più convenienti, infatti, si aggirano attorno ad un tasso leggermente inferiore al 6%, mentre la “cessione del quinto”, moderna forma di finanziamento che prevede la trattenuta della rata direttamente in busta paga anziché il conto corrente, si attesta attorno al 5%.
Questi sono i tassi più convenienti tra le tante offerte presenti sul mercato. Ma i tassi medi si attestano attorno al 7,30% per la cessione del quinto e il 9,40% per i prestiti personali. Il “differenziale” tra cessione del quinto e prestito “tradizionale”, quindi, è, in molti casi rilevante: non c’è da stupirsi, di conseguenza, se la prima opzione stia riscontrando ampi consensi tra i risparmiatori.
La trattenuta della rata direttamente in busta paga, a conti fatti, offre degli innegabili vantaggi. In primis, la certezza del pagamento della rata. Alcuni soggetti, per i più svariati motivi, potrebbero essere in difficoltà nel far fronte puntualmente al proprio impegno mensile, anche solo in qualche fase del periodo di ammortamento del finanziamento.
Prestiti e cessione del quinto: come si stanno comportando gli italiani?
L’addebito diretto in busta paga, invece, consente di far fronte puntualmente ai propri impegni, evitando eventuali segnalazioni negative nella Centrale Rischi piuttosto che nel Bollettino dei Protesti telematico. La fascia che si è dimostrata maggiormente interessata a questa innovativa forma di finanziamento sono i cinquantenni, quei soggetti che, nella maggior parte dei casi, dispongono di un contratto a tempo indeterminato, elemento indispensabile per poter sottoscrivere una Cessione del Quinto.
Per quanto concerne i “tradizionali” prestiti personali, la fascia maggiormente interessata è quella dei quarantenni, che spesso si trovano di fronte a spese di carattere familiare di una certa rilevanza o vogliono togliersi qualche piccolo sfizio. La motivazione principale per la quale gli italiani ricorrono ad un prestito, tuttavia, resta la necessità di liquidità, alla quale fanno seguito l’acquisto della macchina usata e piccoli lavori di ristrutturazione della casa.
Nel confronto tra prestiti personali e cessione del quinto, tuttavia, un elemento più di altri, emerge chiaramente: la seconda opzione viene preferita per finanziamenti di importo più elevato. In base ai dati forniti da Banca d’Italia, infatti, l’importo medio erogato di una cessione del quinto si attesta attorno ad €18500, mentre quella dei prestiti personali è di circa €.9000,00.
L’analisi da noi svolta è resa possibile dal report sull’andamento di mercato dei prestiti fornito dal team di Presitimag.it, che puntualmente fornisce dati sempre aggiornati su come si sta muovendo il mondo dei finanziamenti online, il settore del credito al consumo che, tendenzialmente, offre la migliore opportunità dal punto di vista economico.