Ascensori e normativa: ecco cosa prevede la legge

Avete mai provato a pensare quanti sono gli ascensori sul territorio italiano? Le statistiche lasciano veramente senza parole, dal momento che gli edifici italiani ospitano spesso e volentieri un sistema di ascensione verticale.

Si tratta di un impianto che, effettivamente, si dimostra estremamente pratico e funzionale, sia che si tratta di ascensore sia che si tratti di montacarichi. Un sistema fondamentale per le persone, a maggior ragione per chi ha qualche disabilità, che possono spostarsi da un piano all’altro senza nessun problema, così per chi deve muovere dei carichi di merce piuttosto ingombranti e pesanti.

Cosa dice la normativa italiana in materia di ascensori

C’è un comparto legislativo piuttosto puntuale e preciso in riferimento alla materia legata agli impianti di ascensione come montacarichi e ascensori. Il motivo è soprattutto quello legato alla sicurezza di tutti questi sistemi, che deve essere sempre garantita non solamente nel corso della fase di installazione, ma anche durante l’attività di manutenzione.

Serve avere il massimo rispetto di tutte quelle norme imposte in nome della sicurezza previste da parte della normativa ascensori, ma è chiaro che le varie ditte che si occupano dell’installazione degli ascensori, devono seguire anche quanto previsto dalla normativa in tema di edilizia, così come dalle diverse leggi urbanistiche.

La progettazione e l’installazione di un ascensore devono avvenire sempre e comunque rispettando quanto è previsto dalla direttiva ascensori 95/16 della CE e dal Decreto del Presidente della Repubblica numero 162 del 1999. Il tutto, sempre avendo a mente le linee guida in tema di sicurezza che sono state delineate in ambito comunitario.

Il DpR del 1999 disciplina in maniera puntuale ogni aspetto di questa materia, mettendo in evidenza che la ditta che si occupa dell’installazione dell’impianto, una volta terminata tale attività, dovrà provvedere allo sviluppo di una dichiarazione CE di conformità, che dovrà essere poi consegnata al proprietario dell’ascensore stesso. La stessa normativa va a individuare anche quella figura che ha la responsabilità della sicurezza dell’impianto, ma che deve occuparsi al contempo anche della gestione dell’attività di manutenzione: si tratta del proprietario oppure dell’amministratore, in caso di condominio.

È importante mettere in evidenza come l’attività di manutenzione debba essere affidata solo ed esclusivamente a una ditta o, in ogni caso, a delle persone che abbiano le competenze, ma anche le certificazioni adatte per poter operare in totale sicurezza e nel rispetto delle norme di legge attualmente in vigore.

Le ultime novità in ambito legislativo

Le nuove norme che sono state emanate a livello europeo e che si riferiscono alla sicurezza nello specifico per la realizzazione, così come per l’installazione di impianti come gli ascensori, vanno a estendersi anche agli impianti di natura elettrica e a quelli di natura idraulica.

Al centro della normativa sono stati posti dei requisiti ben precisi. Si tratta, da un alto, di aspetti che servono ad aumentare la sicurezza per gli utenti finali che usano nella vita di tutti i giorni tali impianti. D’altro canto, però, si tratta di previsioni che si riferiscono a tutti quei tecnici e operai che sono chiamati a svolgere l’attività di manutenzione. In questo secondo caso, si parla di requisiti che vanno rispettati per poter intervenire sugli ascensori sempre in condizioni di sicurezza. Nel primo caso, invece, si tratta di comfort maggiori di cui vanno a beneficiare gli utenti finali.

La direttiva EN 81-20 provvede a stabilire quelli che sono i requisiti dal punto di vista tecnico in riferimento alla realizzazione di impianti di ascensione. Invece, la direttiva EN 81-50 parla più che altro della disciplina in merito alla progettazione, così come alle misurazioni e ai test che devono essere affrontati dalle componenti più importanti all’interno di simili impianti.

Redazione