L’aiuto di uno psicologo

Succede a molte persone, in momenti particolarmente stressanti e tesi della loro vita, di provare sentimenti negativi, sperimentare pensieri opprimenti e pensare di non farcela. Mentre molte persone riescono ad uscire da sole da queste dinamiche, ma molte altre, e sempre di più in questi tempi difficili, hanno bisogno di un aiuto esterno che li possa indirizzare al ritrovamento della serenità personale, familiare e lavorativa.

In un percorso che intrapreso solitariamente può risultare lungo ed anche inutile, la figura dello psicologo rappresenta un mediatore essenziale tra l’individuo che si rende conto dei propri limiti e si appresta ad analizzarli e la psiche dell’individuo stesso.

Mentre tempo fa lo psicologo e lo psicoterapeuta erano erroneamente identificati come i medici “dei pazzi”, oggi la società si avvale ampiamente dell’aiuto di queste figure mediche. Le persone che si rivolgono ai professionisti della salute mentale possono presentare diversi problemi: depressione, ansia e attacchi di panico, disturbo da eventi traumatici, problemi nella sfera sessuale, disturbi alimentari.

Lo psicologo e lo psicoterapeuta si occupano della cura dei sintomi psicopatologici della cute e anche del corpo; questi disturbi possono essere di lieve entità e temporanei, tali da essere risolvibili in poche sedute, oppure più gravi e duraturi nel tempo e possono quindi richiedere assistenza prolungata.

psicologo in aiuto a torino

Lo psicologo è tipicamente rappresentato mentre scrive su un taccuino mentre il paziente parla, steso su un lettino; in realtà, spesso senza che il paziente se ne accorga, lo psicologo attua una vera e propria terapia della psiche realizzata con strumenti come il semplice colloquio, il confronto, l’analisi interiore, fino a interventi più complessi come le tecniche di rilassamento e la psicoterapia cognitiva.

La finalità dello studio dei processi intrapsichici e cognitivi dell’individuo e i rapporti del soggetto con gli altri è quella di portare alla luce e all’attenzione del soggetto le componenti inconsce del proprio pensiero, che molto spesso derivano dal suo vissuto affettivo e familiare e possono essere le responsabili della sintomatologia psicopatologica. Nel momento in cui il soggetto vede portate alla luce le sue problematiche e le riconosce, può iniziare il processo di cambiamento consapevole dei processi mentali dai quali dipendono il malessere e l’inadeguatezza del paziente.

Il percorso psicologico non va quindi intrapreso con leggerezza o perché è di moda. E’ un vero e proprio cammino in salita che può anche non essere facile da sopportare dal punto di vista della propria autostima.

Il soggetto che si sottopone a sedute psicologiche non è passivo, ma dal suo impegno attivo dipende la buona riuscita della terapia psicologica: lo psicologo, infatti, può solo portare alla luce l’inconscio problematico e indirizzare il soggetto sulla giusta strada, ma è il paziente stesso l’attore della propria vita ed ha la maggiore responsabilità, quindi, della buona riuscita della terapia.

Redazione